Berlusconi e l’integralismo cattolico spaccano il Paese sul “caso” Eluana ovvero: l’uso politico di una tragedia.
Consideriamo un segnale molto grave e di evidente spregiudicatezza, utilizzato in chiave di strumentalità politica, il fatto che il governo abbia ignorato l'appello formale che veniva dal Capo dello Stato a non varare un decreto sulla vicenda di Eluana Englaro che contrastasse con sentenze passate in giudicato.
Forse il presidente del Consiglio non si accorge di creare un incidente istituzionale? Per fortuna c'è chi, come il capo dello Stato, garantisce il rispetto della Costituzione e delle istituzioni, contro chi vuole farle saltare, contro la meschina campagna dell'integralismo cattolico che ha definito il padre di Eluana Englaro come un “assassino”.
È angosciante questa guerra dell'integralismo cattolico che restringe la vita a quella dei nascituri e dei morituri e molto meno si preoccupa della vita di chi vive e come la vive; quella di Eluana è forse vita, è vivere in qualche modo ?
Certo, abbiamo bisogno dell'apporto cattolico ma, se si interpreta in chiave integralistica, si finisce col dividere la coscienza del Paese. In questa situazione allora, è importante il porsi dalla parte del Presidente della Repubblica a difesa della Costituzione, che è il nucleo di valori attorno al quale deve essere unita la comunità.Il Presidente della Repubblica ha fatto quello che andava fatto, e cioè affidare al Parlamento la soluzione della vicenda. Il tentativo del governo di impedire l'attuazionedella sentenza Englaro e dunque di riuscire a porre fine a una odissea che va avanti da ben diciassette anni attraverso un decreto legge è semplicemente delirante. Sembra di vivere nello stato degli ayatollah o siamo al colpo di Stato ?.
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