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venerdì 19 dicembre 2008

processo Berlusconi-Mills/8 da:antonidipietro.it

19 Dicembre 2008
Processo Berlusconi-Mills/8



mercoledì 17 dicembre si è conclusa l'udienza del processo Mills. E' l'ottavo appuntamento di questa vicenda che pubblico sul blog e che vede coinvolto l'attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Testo dell'intervento:
"Sono da poco passate le sei del pomeriggio, dopo cinque ore e mezza di requisitoria, il pm Fabio De Pasquale quattro anni e otto mesi di condanna per corruzione in atti giudiziari nei confronti di David Mills, l'avvocato inglese imputato con Silvio Berlusconi per il quale il processo è stato stralciato in virtù della legge Alfano, per i 600 mila dollari di corruzione, registrati in un appunto che lo stesso David Mills ha consegnato al suo commercialista di Londra, da cui poi è nata tutta l'inchiesta, che si collega a più vicende.Questa corruzione, secondo il pm, si inquadra in un più ampio rapporto stabile che c'era tra le società del comparto B riconducibili a Berlusconi e lo stesso avvocato inglese.David Mills era a libro paga di Berlusconi, era il riferimento estero che si prestava per assumersi i vari fastidi di tutte le vicende Fininvest, relativamente a quei 600 mila dollari oggetto del capo d'imputazione, il pm non ha parlato di utilità per testimonianze reticenti nei processi, bensì, per dire il falso, in particolare nei processi All Iberian e quello relativo alle tangenti pagate alla guardia di finanza. Nel primo caso David Mills ha mentito ai giudici dichiarando di essere proprietario della Horizon, società fittizia, figurata come intestataria di partecipazione in Telepiù che Berlusconi voleva nascondere.Testimonianza ripresa in uno dei documenti distrutti e recuperati nell'hard disk riformattato del computer dell'avvocato inglese, risalente al 2004, periodo successivo alla confessione delle sue responsabilità, indirizzata al commercialista Bob Drennan, in cui Mills, preso da una sorta di paura del colpevole come ha precisato il pm, spiega che i 600 mila dollari erano stati un regalo di Carlo Bernasconi, il manager Fininvest scomparso, come ricompensa per aver tenuto Berlusconi fuori dal mare di guai in cui si sarebbe trovato se avesse raccontat o la verità ai giudici.In quell'hard disk De Pasquale ha recuperato fogli elettronici datati 19 luglio 2004, inviati al fisco ingliese, in cui Mills riferisce di almeno 4 colloqui avuti con berlusconi nel 1995 e ammette di aver sparso una serie di bugie mascherate da mezze verità, tra gli altri a Briatore, Marcucci e all'armatore Diego Attanasio. Tutti tratti nell'inganno con una serie di equivoci, in cui ognuno pensava di essere parte di società appartenenti all'altro.Sempre da quei files spunta l'ammissione d'aver «visto Messina (l'attuale deputato ex dirigente Fininvest) con gli avvocati del biscione per discutere della mia testimonianza al processo Sme» nel 2002.La prova, secondo De Pasquale che Mills ha continuato ad accettare questi incontri in un clima misto a sudditanza e dipendenza economica.De Pasquale ha definito umoristico il fatto che i periti contabili sentiti in aula, non abbiano hanno saputo spiegare l'origine, e le causali degli ingenti bonifici in danaro transitati su conti inglesi, svizzeri e di Gibilterra. Movimenti che non provano ufficialmente soldi diretti da Berlusconi a Mills ma rendono «verosimile, e compatibile con gli altri elementi d'accusa, che ci siano state sostituzioni e compensazioni di denaro».I soldi che Mills ha ricevuto fra il 95 e il 2004, secondo De Pasquale sono la prova del rapporto a libro paga con l'attuale presidente del consiglio.L'udienza si è tenuta all'indomani del rigetto della ricusazione di Nicoletta Gandus, sollevata dagli avvocati deputati di Berlusconi. Rigetto emesso dalla Cassazione che non ha riscontrato motivi di inimicizia del giudice nei confronti del premier.La sentenza di primo grado è prevista il 20 gennaio 2009.In quella giornata ci sarà la risposta di David Mills rappresentata dalla difesa di Federico Cecconi che siamo riusciti a fermare. Ricordiamo la notizia di questi giorni, apparsa su Repubblica a firma di Liana Milella, in cui sembra che l'avvocato Ghedini, nonché difensore di Berlusconi in questo processo, abbia messo mano all'articolo 190 del codice di procedura penale riferito al diritto alla prova, per cercare di fare in modo di impedire che i giudici possano rifiutare la presenza di testimoni in aula. In questo caso la difesa Mills potrebbe pretendere che in aula sfilino nuovi testimoni, magari anche ripetuti, al fine di allungare i tempi processuali per portarli in prescrizione.
- Intervista avv. F.Cecconi -
D.Martinelli: Avvocato, quindi il pm ha chiesto quattro anni e otto mesi per David Mills.Avv.F.Cecconi: Sì, dopo cinque ore e mezza di requisitoria credo che sia la logica conclusione del suo intervento.
D.Martinelli: Pare però che Ghedini sia già pronto a riformare l'articolo 190 che concederà avvocati come lei di poter portare in aula file di testimoniAvv.F.Cecconi: File di testimoni? Credo che abbiamo spunti importanti a prescindere dalle battute, alla luce anche di quello che è stato espresso oggi dal pm
D.Martinelli: Quindi si è fatto un'idea?Avv.F.Cecconi: Assolutamente sì! Questo è un processo interessante anche da un punto di vista giuridico, dove ci sono alcuni aspetti che meritano di essere fatti oggetto di una approfondita analisi. Arrivederci."

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