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http://it.wikipedia.org/wiki/Costituzione_della_Repubblica_Italiana

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giovedì 4 dicembre 2008

da:il quotidiano.net il sole 24ore
Veltroni: "Bassolino via entro Natale"Di Pietro: "Lo chiediamo da due anni"
Il leader del Pd sembra deciso a sposare la linea dura, tanto che è intenzionato a chiedere anche un rimpasto della giunta di Napoli. martedì 'convocati' governatore e sindaco

Roma, 4 dicembre 2008 - La 'questione Campania' agita l'opposizione. E se Veltroni chiede a Bassolino - come buona azione? - di dimettersi entro Natale, il leader dell'Idv incalza: "Chiediamo da due anni che se ne vada"
LE RICHIESTE DEL PD
Il Pd nunque chiede le dimissioni di Antonio Bassolino da governatore della Campania “possibilmente già entro Natale” e in aggiunta il rimpasto nella Giunta comunale a Napoli guidata dal Sindaco Rosa Russo Jervolino. Lo assicura il Corriere della Sera, rivelando che il segretario del Pd ha già deciso per la linea dura.
Veltroni, secondo il quotidiano avrebbe convocato a Roma per martedì Governatore campano e Sindaco di Napoli per un incontro chiarificatore sulla situazione in Campania, allargato a tutta la delegazione di parlamentari campani. A Bassolino verrebbe garantita la canidatura al Parlamento europeo nel 2009, onde assicurare una motivazione politica forte alle dimissioni.
”Non si può più andare avanti così e io non posso più coprire ‘quello’”, riferisce sempre il Corsera, sarebbe stato il rapporto ricevuto da Veltroni sulla situazione campana e su Bassolino, da parte dell’ex ministro Luigi Nicolais, numero uno del Pd provinciale partenopeo.
DI PIETRO ALL'ATTACCO
Va giù pesantissimo anche il leader dell'idv: "Ci sono alcuni casi gravi che impongono delle decisioni politiche che prescindono dalle risultanze giudiziarie: la più eclatante è la questione campana per la quale da due anni chiediamo le dimissioni del governatore Bassolino". A sottolinearlo è il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, in riferimento alla questione morale.
Secondo Di Pietro, Bassolino deve dimettersi "perchè c’è una sua responsabilità politica che deve avere delle conseguenze politiche altrimenti - conclude - in Campania si ha l’impressione che nulla cambi e che tutto può funzionare come prima".

da:il corriere della sera

Questione morale, Di Pietro contro il Pd
«Situazione più grave di Mani pulite». La replica: fai pulizia in casa tua. Il leader IdV smentisce che un funzionario indagato sia un «suo uomo». Tonini promette «interventi chirurgici»
ROMA—Il tema volteggiava da giorni sulla politica italiana e sul Pd, scosso dalle inchieste giudiziarie. Ma l’intervento del capo dello Stato Giorgio Napolitano — che da Napoli ha invitato la politica a reagire contro la scarsa moralità— ha scosso i partiti. Con l’Italia dei Valori che subito ne approfitta per rilanciare il suo cavallo di battaglia, le inchieste della magistratura, e attaccare il Pd. E con il partito democratico in bilico tra la tentazione di replicare minimizzando e la voglia di affrontare a viso aperto lo sgradito ritorno della «questione morale ».
Antonio di Pietro attacca il Pd: «Siamo di fronte a una situazione e a una questione morale ancora più grave di quella di Mani pulite. E dalla quale la sinistra non può tirarsi fuori». Il leader dell’Idv smentisce le voci su un coinvolgimento del figlio Cristiano in una storia di appalti in Molise. E smentisce anche che un funzionario dei Lavori pubblici, Mario Mautone, coinvolto in un’inchiesta, sia un suo «uomo di fiducia»: «Quando sono arrivato, quel dirigente era lì da dieci anni. E io l’ho destituito dal suo posto ». Ma poi riparte subito all’attacco contro il Pd: «In Campania e a Napoli le istituzioni sono state manovrate da un gruppo che usava fondi pubblici per scopi privati». Il riferimento è a Rosa Russo Jervolino e ad Antonio Bassolino, «del quale chiediamo da due anni le dimissioni». Il governatore non risponde direttamente. Ma fa dire quel che ripete da mesi: «In primavera faremo il punto, non ora»
A Di Pietro risponde invece Giorgio Tonini: «Sarebbe bene che ognuno facesse pulizia in casa propria. Mi sarei sentito un vile a usare un appello del capo dello Stato come arma di lotta contro altri». Tonini spiega che il Pd è pronto a fare la sua parte: «Condivido il giudizio di Napolitano, che riguarda anche noi. Non porci questo problema significa condannarci alla sconfitta». Troppo spesso «la trasparenza si è trasformata in opacità, la competenza è sfociata in deteriori forme di professionismo politico con tratti di cinismo e l’innovazione è diventata mediocre gestione dell’esistente ». Diagnosi impietosa dei mali del Pd. Con ricetta acclusa: «Servono più democrazia e autorità». Con l’accento che cade sull’ultimo termine: «Abbiamo un codice etico, che ha prescrizioni più rigide della legge e che non è mai stato applicato: occorre metterlo in pratica». E Roma interverrà: «Ci sarà un’azione più decisa dal centro del partito: sono necessari interventi chirurgici ».
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Non tutti condividono l’eccessiva enfatizzazione sul Pd, anche per replicare alle accuse dell’Idv. Per esempio il numero due, Dario Franceschini: «Credo che sia eccessivo parlare di questione morale all’interno del partito. Non si sta parlando di tutta la classe dirigente del Pd». Non minimizza ma allarga il campo Rosy Bindi: «Dobbiamo porre seriamente al centro del dibattito la questione morale, come un fatto di rifondazione democratica di questo Paese».
Alessandro Trocino04 dicembre 2008

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